Pagano Pogatschnig, Istituto di Fisica, Universita' La Sapienza, Rome, Italy
Posted by: Groundspeak Regular Member sherpes
N 41° 54.186 E 012° 30.822
33T E 293771 N 4642007
Well-known architect and urban designer, who had a change of political view during the Fascist regime, and was deported to a German work camp in 1944
Waymark Code: WMAD38
Location: Lazio, Italy
Date Posted: 12/29/2010
Published By:Groundspeak Regular Member Math Teacher
Views: 6

Pagano Pogatschnig (pogàcnic) was a architect and follower of the Fascist regime. Later in life he had a change of political belief, and joined the resistance, fighting against the Nazi occupation of Italy.

Among the buildings he designed is the Istituto di Fisica, at the university La Sapienza in Rome.

Also known as "Pagano", this being the italianization of his slavic name, his works are described here: (visit link)

He was arrested in November 9, 1943, but evaded in July of the following year. He was arrested again in September 1944, tortured, and then released in October1944 to carry on a message to the resistance headquarters with a proposal for prisoner exchange. Not seeing the terms met, he returned to the Nazi-Fascist captors that previously arrested him. In november, he asks to be a volunteer worker to the work camps in germany. He is taken to Mauthausen on November 22. He died in April 22, 1945, of physical exhaustion, illness, and beatings.

To the nurse at the work camp, he passed on a note before he died, addressed to his former comrades. Text below:

Paola, ti mando un mio ultimo saluto. È probabile che la nostra bella vita così intensamente felice sia definitivamente interrotta. Abbi forza. Non piangere troppo e sii fiera della mia vita generosa. Pago di persona. Particolari della mia esistenza e dei miei ultimi giorni te li daranno i compagni superstiti. Voglio essere forte, vicino a te sempre, presente in tutti i tuoi sogni. Pensa a riprenderti, non abbandonarti alla malinconia. La vita ti farà ancora sorridere e io ne sarò tanto felice. Bacia la bimba; essa possa vedere il nuovo mondo. Pensi al suo paparino dei momenti più belli! A te tutto il mio amore, tutta la mia grande fede nella tua grande bontà. Quando mi ricorderai voglio da te ricordi allegri quelli dei nostri tanti intervalli felici. Vivi in compagnia, evita la solitudine. Sei ancora giovane ed hai il diritto ancora alla parte di felicità (grande! grande!) che io mi ero ripromesso di darti. Addio.
Bacioni a Vanna e agli zii
Bubi

* * *
Caro Zanetto, il saluto d'addio. Me ne vado in maniera penosa. Lo spirito e la volontà lotteranno fino all'ultimo. Grazie di quanto hai fatto te e tua moglie; te ne sono gratissimo. Siate vicini a Paola. Saluti affettuosissimi a Valeria, agli amici Giolli, Dugoni, Paolo, Giancarlo, Lilli, Albini e al caro Polistina. Ricordatemi bene uomo vivo e pieno di volontà. Sono stato stroncato di violenza. Consegna a Paola tutto quello che hai di mio e lascia a lei ogni decisione. È saggia. Saluti ai cari Mucchi Spilimbergo e a tutti gli amici che mi hanno voluto bene. Particolari della mia ultima vita li avrete dai compagni superstiti. Non posso né voglio scrivere di più. Addio.
Bepi

* * *
Caro Palanti, commiato di un tuo fratello e collega; questo sarà un messaggio del FU G.P.P[Giuseppe Pagano Pogatschnig]; grandissime sono le probabilità che io resti stroncato da questa broncopolmonite doppia. Penso a te come all'amico che più di ogni altro potrà curare la mia eredità spirituale. Se Giolli ritorna, lavora con lui, aiuta e fai collaborare gli amici Mucchi, Diotallevi... Se si faranno delle pubblicazioni di quanto ho scritto e fatto, fatti dare da Paola in visione tutti i miei scritti. Vagliateli e togliete le citazioni polemiche superate e curate i Suoi interessi. Conto molto su di te.
Agli amici del P.S. tutta la mia fede. Mi ricordino bene, abbraccia Morandi, OM, il Dottore G.Carlo e compagna, Basso, Paolo [alcune parole sbiadite] Dugoni.
Me ne vado fiero. [alcune parole sbiadite] ricorderanno bene.
Occupati affinché Paola abbia qualche aiuto per questa esistenza. Ho dato la vita per il Partito e ne sono fierissimo. Avevo tanti sogni, tanti progetti e tante speranze quasi certe. Finito! A Voi continuare bene e meglio. Addio
Bepi
* * *
Da consegnare all'Ing. Pogatschnig Via Friuli 2 Milano cons. a Scorza o Nardini.

Carlo Scorza ha fatto l'impossibile per salvarmi. È stato esemplare.

(Tratte da Mimmo Franzinelli (a cura di), Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945, Mondadori, Milano 2005)
Date of Dedication: 10/29/2007

Property Permission: Public

Commemoration: architect deported to a work camp

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